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						Foto 
						della 
						
						70ma 
						Stagione Lirica Sperimentale 2016 
						 
						
						  
						
						  
						
						EINE KLEINE KLOSTERMUSIK - ORFEO MON AMI. 
						ORFEO VEDOVO, L'OPERA DI ALBERTO SAVINIO E NON SOLO
						
						
						
						COMUNICATO STAMPA 
						  
						
						TEATRO LIRICO 
						SPERIMENTALE DI SPOLETO “A. BELLI” 
						
						   
						
						Anteprima della 70ma 
						Stagione Lirica: 
						
						EINE KLEINE 
						KLOSTERMUSIK - ORFEO MON AMI 
						
						  
						
						SPOLETO: L’OPERA NEL 
						COMPLESSO MONUMENTALE DI SAN NICOLÒ 
						
						12 E 13 AGOSTO 2016 ALLE 
						ORE 18.00 
						
						  
						
						“ORPHÉE C’EST MOI”…ORFEO 
						VEDOVO, L’OPERA 
						
						DI ALBERTO SAVINIO 
						E NON SOLO 
						
						 Il Novecento italiano da 
						Respighi, Casella, Malipiero, Pizzetti: ancora un 
						insolito viaggio musicale a cura del Teatro Lirico 
						Sperimentale 
						
						  
						
						IN SCENA “ORFEO 
						VEDOVO”, L’OPERA DEL CELEBRE E POLIEDRICO ARTISTA 
						ALBERTO SAVINIO COME RISCOPERTA DELL’ANNO. DANIELE 
						LOMBARDI, DIRETTORE, REGISTA, SCENOGRAFO E COSTUMISTA. 
						
						  
						
						“Orfeo è l’uomo. 
						L’uomo superiore. L’uomo completo: il poeta. Indovinate? 
						Orphée c’est moi. E Orfeo non può fingere, non può 
						velarsi. La sua parola, formulata come parola, ampliata 
						e prolungata nel canto, è direttamente collegata alla 
						radice. Troppo «pesante di profondità» da tollerare 
						veli.” 
						
						Alberto Savinio, Parlo di 
						Orfeo Vedovo 
						
						  
						
						Spoleto, 
						9 agosto 2016. Kermesse 
						musicale di metà agosto a Spoleto dedicata al Novecento 
						musicale italiano: Eine 
						Kleine Klostermusik 2016 - Orfeo Mon Ami. Il 
						pubblico viene accolto nel cortile dello splendido 
						Complesso Monumentale di S. Nicolò di Spoleto e invitato 
						a scegliere un proprio percorso musicale a piacere. E la 
						scelta è composita. Nelle varie sale sono distribuiti ed 
						eseguiti per canto e pianoforte brani di compositori del 
						Novecento: “attraverso il 
						Mito - dalla 
						nascita della tragedia alla rilettura storica…” e 
						quindi brani di Casella, Respighi e Savinio oppure “attraverso 
						il Mito - arcaismi e nuovi miti” con 
						brani di Pizzetti, Malipiero e l’esecuzione di Daniele 
						Lombardi de“Les Chants de la Mi-mort” di Savinio. Il 
						viaggio musicale culmina poi nella Sala Teatro del 
						Complesso Monumentale di S. Nicolò con la 
						rappresentazione scenica di “Orfeo 
						Vedovo” opera in un atto su testi e musica di Alberto 
						Savinio.  La 
						direzione, la regia, scene e costumi sono di Daniele 
						Lombardi che così commenta l’idea dello spettacolo 
						ideato con Michelangelo Zurletti e la scelta dei brani 
						del percorso musicale: 
						
						“Tutte queste musiche presentano il 
						mito come sospensione temporale, per tentare una sintesi 
						di come la musica vivesse in quei decenni varie 
						traiettorie, tra volontà e necessità di rinnovamento, e 
						un sistema culturale che imponeva tradizione e 
						propaganda. In questo senso si può affrontare un 
						repertorio a tutt’oggi trascurato per aver giustamente 
						voltato pagina a causa di esecrabili regimi e guerre, ma 
						a quasi un secolo di distanza appare finalmente 
						necessario fare i conti con una nozione di valore 
						squisitamente musicale, e cogliere e accogliere dal 
						punto di vista artistico quelle composizioni che 
						meritano di essere riascoltate, fermo restando il valore 
						dell’intelligenza acutissima, di Savinio, che oggi 
						appare aver restituito una visione disincantata di quel 
						momento storico.” 
						
						Alberto Savinio ultimò “Orfeo Vedovo” 
						libretto e musica, il 28 luglio 1950. Sul «Corriere 
						d’Informazione» il 14-15 ottobre 1950, pubblicò un 
						articolo nel quale raccontava di avere composto parole e 
						musica in meno di due mesi, ma di ritenerla anche 
						l’opera in cui più che altrove si era manifestata la sua 
						anima. 
						
						Con lo pseudonimo di Savinio, Andrea De 
						Chirico, fratello di Giorgio, fu scrittore e pittore. 
						Era partito con una formazione di compositore, e quando 
						i fratelli De Chirico andarono adolescenti entrambi a 
						studiare a Monaco di Baviera, mentre Giorgio fu allievo 
						per la pittura di Arnold Böcklin, Savinio studiò 
						composizione con Max Reger, ma non va dimenticato che 
						erano nati e vissuti a Delos, in Grecia, e avevano 
						vissuto l’entusiasmo dei ritrovamenti archeologici che 
						dalla fine dell’Ottocento erano a getto continuo, 
						componente che influenzò il loro iter artistico.  
						
						 “Orfeo 
						Vedovo” viene 
						eseguito a Spoleto nella trascrizione voluta da Savinio 
						stesso per canto e pianoforte a cura di Mario Panunzi. 
						L’opera racconta del grande dolore di Orfeo per aver 
						perduto Euridice, e mentre sta per tentare il suicidio 
						con un colpo di rivoltella, viene interrotto 
						dall’ingresso di un agente dell’IRD (Istituto 
						Ricostruzione Defunti), il quale lo convince a far 
						riapparire con una macchina materializzatrice - la 
						cinecronoplastica - la sua amata. Euridice torna alla 
						vita, non presente alla realtà nella quale non riconosce 
						Orfeo, appare annoiata e invece desiderosa di incontrare 
						Maurizio, il dattilografo….In sintesi un triangolo con 
						finale a sorpresa. 
						
						Ad interpretare il ruolo di Orfeo, il 
						baritono Salvatore Grigoli insieme ai cantanti vincitori 
						dei Concorsi Europei per cantanti lirici 2015-2016, 
						Federica Livi nei panni di Euridice, Amadeo Di Furia che 
						interpreta il personaggio di Maurizio, Alessandro Abis 
						nel ruolo dell’Agente. Al pianoforte Luca Spinosa. 
						
						L’esecuzione dell’opera a Spoleto si deve 
						grazie agli Eredi Savinio che hanno concesso 
						l’autorizzazione e grazie alla collaborazione del 
						Gabinetto Vieusseux di Firenze che conserva l’archivio 
						Savinio. Ruggero Savinio, figlio del compositore e 
						apprezzato pittore, ha anche concesso un’immagine di una 
						sua opera “Volo della colomba” quale poster celebrativo 
						della 70ma Stagione Lirica. 
						
						I brani interpretati nelle varie sale dei 
						compositori Alfredo Casella, Ottorino Respighi, Gian 
						Francesco Malipiero, Ildebrando Pizzetti e dello stesso 
						Savinio saranno eseguiti al pianoforte da Daniele 
						Lombardi, Enrico 
						Cicconofri, Luca Spinosa; il brano di Gian Francesco 
						Malipiero “Sonatina” al violoncello da Matteo Zurletti. 
						I cantanti che si alterneranno nelle varie sale saranno 
						i soprani Maria Bagalà, Nadina Calistru, Sabrina 
						Cortese, Sara Intagliata, Giulia Mazzola, Chiara Mogini 
						e i mezzosoprani Beatrice Mezzanotte e Annapaola Pinna, 
						voci vincitrici del “Concorso Europeo” per cantanti 
						lirici dello Sperimentale 2015 e 2016.
						
						... 
						  
						  
						 Foto: 
						archivio del Teatro Lirico Sperimentale 
						  
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